Regione che non conta una grandissima produzione vinicola in termini di quantità, la Basilicata propone però interessanti varietà di vigneti autoctoni, spesso erroneamente associati ad altri luoghi.
Vogliamo scoprirli insieme?
I vitigni autoctoni lucani
L’Enotria era la regione dell’Italia meridionale che comprendeva parte di Campania, Calabria e quasi tutta la Basilicata. Il suo nome, derivante da oinos (vino in greco) stava a significare, appunto, la grande abbondanza e diversità di vitigni presenti in queste zone.
Oggi, a distanza di secoli, sembra che questa varietà di vitigni autoctoni quasi dimenticata, sebbene la Basilicata proponga spunti interessanti in merito ai vitigni locali e un’altissima qualità dei vini prodotti, frutto del metodo antico della tradizione contadina.
Tra i vitigni autoctoni della Basilicata troviamo:
Vitigni a bacca rossa
- L’Aglianico, che oltre a essere il vitigno più coltivato,
- L’Aleatico;
- Merlot;
- Primitivo di Matera e l’Uva nera antica di Viggiano (entrambi vitigni a bacca nera).
Vitigni a bacca bianca
Per quanto riguarda i vini bianchi, risaltano principalmente quattro vitigni per qualità.
- Malvasia;
- Lusana o Guisana, molto intenso all’olfatto;
- Giosana, che ha una buona struttura ed è adatta anche all’affinamento in barrique;
- Santa Sofia, molto equilibrata.
- Greco bianco con il quale si può produrre vino DOC.
Vuoi provare i vini autoctoni e scoprire l’amore e la dedizione che si risiedono in ogni singola bottiglia?
Nel Metapontino e nella provincia di Matera è possibile degustare diverse varietà DOC di vino, come primitivo Matera moro, composto da Cabernet Sauvignon Primitivo e Merlot.
La Cantina della Masseria Crocco si trova in C.da Ventomare, Montalbano Jonico ed è lieta di accoglierti per una degustazione completa di tutte le sue etichette.
Vini rossi, rosati e bianchi ti aspettano per conquistare il tuo palato e anche il tuo cuore!
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